mercoledì 10 dicembre 2008

IL SACERDOTE L'UOMO DELL'ESPERIENZA DI DIO

II Sacerdote non è un rappresentante di com­mercio che deve piazzare una merce; non è un ideologo che deve illustrare una certa dottrina; egli è l'uomo che ha conosciuto, sperimentato e amato Colui che è la Bellezza, la Bontà, la Beatitudine, l'Amore alla Sorgente e ne è così innamorato e posseduto che non può fare a meno di esclamare: «Venite a provare quanto è buono il Signore!» o, con san Giovanni Evangelista, «Ciò che abbiamo veduto con i nostri occhi ciò che abbiamo toccato con le nostre mani... noi lo annunziamo a voi.. per­ché la vostra gioia sia piena!».
Agli uomini impazziti per la ricerca affannosa della ricchezza o drogati per l'esperienza devastan­te della voluttà sensuale, agli uomini delusi e ama­reggiati per mille esperienze sempre negative, il Sacerdote deve poter dire, mentre il cuore gli canta gioia: «Ho trovato! Sono contento! Sono arrivato! Sono al sicuro! Sono beato perché sono posseduto da Gesù e io stesso lo posseggo!».
Il Sacerdote che parla di Dio senza l'espe­rienza di Dio è come uno che dipinge il fuoco sulla parete: tutto è freddo, lui, il pennello, i colori e la parete.
Adolfo Omodeo, rettore dell'Università di Na­poli negli anni 40, era ordinario di storia del Cri­stianesimo: ma egli era un miscredente senza fede e senza amore. Egli parlava di Gesù come io, cat­tolico, praticante, posso parlare di Budda o di Maometto.
L'esperienza di Dio non tollera mescolanza con altre esperienze
Che cosa vuol dire?
Vuol dire che se Dio è la mia ricchezza, io de­vo volentieri essere distaccato dalle ricchezze; vuole dire che se Dio è la mia somma beatitudine, io devo rinnegare e mortificare ogni esperienza sensuale e ogni amore in contrasto con l'amore di Dio.
Ahimè! Pochi hanno il coraggio di rinunziare a tutto per possedere l'unico che è tutto! Rinunciare a tutto!
Ma che cos'è questo tutto? È ombra e vapore che svanisce. È un miraggio come quello del deser­to. Ti sei illuso di aver trovato un'oasi e affretti il cammino pregustando col desiderio i beni dell'oasi, ma era solo una illusione ottica.
Così sono tutte le cose create a confronto con Dio.
Ti sei affannato, hai desiderato, hai fatto la corsa... sei arrivato... ed eccoti deluso per l'ennesima volta.
I beni di questo mondo ti hanno fatto toccare con mano che chi li raggiunge è come la bestia dantesca che «dopo il pasto ha più fame di prima».
L'uomo, sollecitato dalle passioni, special­mente dalla concupiscenza, fa l'esperienza falli­mentare del peccato. Tuttavia ritorna a tentare.
Nuove esperienze, nuove delusioni. Ma è così debole che si abbandona al fatalismo disperando di poter sperimentare la vera gioia e la vera pace.
Beato lui se incontra un Sacerdote che parla di Dio come un innamorato, un Sacerdote che parla di povertà, di umiltà, di rinuncia, di castità ... ma è fe­lice di essere povero, umile, mortificato e casto per libera e gioiosa elezione ed è orientato totalmente verso i beni invisibili ed eterni nei quali crede.
La presenza di un tale Sacerdote pone dei seri interrogativi, perché egli emana un fascino e fa aprire gli occhi ai ciechi e fa scoprire la realtà e la bellezza dei beni eterni, i beni della fede.
Bisogna prendere sul serio l'affermazione di Gesù: «Chi non rinuncia a tutto non può essere mio discepolo».
Rinunziare!
È il prezzo da pagare per ottenere il bene vero, perfetto, totale ed eterno. Ma qual è il risultato di questa rinunzia? Lo dice Gesù: «Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
Attenti a una tentazione!
Se il Sacerdote non vive quotidianamente l'esperienza di Dio cercherà di colmare il vuoto con le «attività», le «iniziative».
Sarà un ottimo «organizzatore», esperto in di­versi rami: sociologia, filosofia, sport, teologia, medicina pastorale, tempo libero... tutte cose che possono fare anche gli altri e forse lo farebbero meglio!
Fallimento, se il Sacerdote non è posseduto da Dio e se non possiede Dio.
Caro Sacerdote, i fedeli vengono da te per tro­vare Dio in te! Non per altro.
Affidati alla Madonna. Anche la Madonna possedeva Dio ed era posseduta da Dio.
- la sua ricchezza? Dio
- la sua Beatitudine? Dio
- il suo amore? Dio
Solo così la Madonna ha dato e continua a da­re a tutti quanto possiede: Gesù.
Che cosa hanno cercato e trovato in Lei i pa­stori, i Magi, il profeta Simeone e, prima ancora di nascere, Giovanni Battista? Hanno cercato e trova­to Gesù.
Che tutti cerchino te, Sacerdote, per trovare in te Gesù.

Nessun commento: